lunedì 11 maggio 2009

Francesco Totti




Francesco Totti (Roma, 27 settembre 1976) è un calciatore italiano, attaccante della Roma. Campione del mondo con la Nazionale italiana nel 2006.
Finora ha sempre giocato nella Roma, squadra della quale è anche capitano. È il maggiore goleador di tutti i tempi e l'uomo con più presenze nell'intera storia giallorossa, sia per quanto riguarda il campionato che per le coppe europee. Nel 2004 è stato incluso nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni del centenario della federazione. Lo stesso Pelè lo ha definito il più forte giocatore al mondo in un'intervista del gennaio 2006.[2]
Nel campionato di Serie A 2006-2007 ha vinto la classifica dei marcatori e la Scarpa d'oro come miglior realizzatore di tutti i campionati europei di calcio con 26 gol. Con la maglia della Nazionale ha segnato 9 reti, mentre la 58a e ultima presenza è stata la finale del campionato del mondo 2006, vinta contro la Francia.


La sua squadra: la Roma

Nel 1993, Francesco conquista il suo primo successo: lo scudetto Allievi. Con Luciano Spinosi, in Primavera, vince una coppa Italia. Dopo tre anni di settore giovanile alla Roma, nella stagione 1992-93 Totti entra nel giro della prima squadra grazie a Vujadin Boskov, che lo fa esordire in Serie A a 16 anni, il 28 marzo 1993 nei minuti finali della partita Brescia-Roma (0-2). L'allenatore Carlo Mazzone si rivela quasi un secondo padre per Totti, in special modo durante il passaggio dalla Primavera alla prima squadra. Mazzone, come si fa con i figli precoci, cerca di proteggerlo dalle curiosità, dalle attenzioni, dalla fama: "So io come farlo crescere", diceva.


Totti diventa titolare della Roma

Il debutto da titolare avviene il 16 dicembre 1993 in Coppa Italia, partita in cui la Roma vince ma viene eliminata dalla Sampdoria ai calci di rigore. L'esordio da titolare in campionato avviene invece il 27 febbraio 1994 di nuovo contro la Sampdoria.
Nella stagione 1994-1995 Totti segna il suo primo gol in Serie A (4 settembre 1994) nella partita contro il Foggia e nonostante la concorrenza di Balbo e Fonseca, colleziona 21 presenze con la maglia giallorossa, segnando un totale di 4 gol. A partire dalla stagione seguente, Francesco Totti diviene titolare inamovibile della squadra giallorossa


L'affermazione e il preludio del successo

Il 31 ottobre 1998, Aldair gli cede la fascia di capitano. In questa stagione Totti viene nominato Guerin d'oro. Dopo un campionato altalenante e l'eliminazione dalla Coppa Italia dall'Atalanta ai calci di rigore (6-5), arriva il mercato della nuova stagione: via Zeman e dentro Fabio Capello, il quale progetta di costruire una squadra competitiva attorno a Totti; ma la squadra arriva sesta al termine del campionato, e Totti viene nominato, dall'Associazione Italiana Calciatori, giocatore italiano dell'anno; riceve anche il suo primo Oscar del calcio come migliore giovane 1999. Nel 2000 conquista un altro Oscar del calcio questa volta come migliore calciatore assoluto. Questa stagione consacra la Roma tra le "sette sorelle" del campionato (dietro alla Lazio Campione D'Italia, Juventus, Milan, Inter e Parma), entra in Coppa UEFA e si prepara alla stagione 2000-2001.


Lo Scudetto da protagonista

All'indomani dello scudetto tinto di biancoceleste, a Trigoria non resta che rimboccarsi le maniche: la società acquista Gabriel Omar Batistuta, che insieme a Marco Delvecchio e lo stesso Totti, anche grazie alla presenza di Vincenzo Montella, spesso partente dalla panchina, formerà un tridente d'attacco micidiale e mattatore del campionato. In questa stagione, il Capitano della Roma si esalta: al debutto in casa contro il Bologna, segna e illumina la sua squadra (2-1), così come in quel di Lecce (0-4, gol su calcio di rigore). Altra gara da ricordare è quella contro l'Udinese: Totti infatti segna ai bianconeri con un potente sinistro al volo, da lui stesso considerato come il gol più bello della carriera nell'intervista del dopopartita.[senza fonte] Segna ancora su calcio di rigore contro il Bari (1-1), pareggiando la partita. Si ripete segnando la sua prima doppietta a San Siro contro il Milan, ma non basta per centrare i tre punti (3-2 rossonero). Totti conferma il suo straordinario momento di forma segnando al Napoli in casa, dove la Roma batterà i partenopei per 3-0. Tuttavia, gli impegni più importanti sono superati senza perdere punti sulle dirette concorrenti (2-2 con la Lazio e sempre 2-2 con la Juventus). Alla penultima giornata, Totti va a segno a Napoli e sembra consegnare lo scudetto alla sua Roma, ma a dieci minuti dalla fine gli azzurri pareggiano l'1-2 giallorosso. A questo punto bisogna vincere in casa con il Parma, 17 giugno 2001: nella bolgia di un Olimpico stracolmo, la squadra di casa s'impone per 3-1 grazie ai gol di Totti, Montella e Batistuta, risultato con la quale vince lo Scudetto. Totti è di nuovo nominato giocatore italiano dell'anno e viene incluso nella lista dei candidati al Pallone d'oro, classificandosi quinto.


Il primo infortunio: il recupero-lampo, la vittoria del Campionato del Mondo


Il 19 febbraio, al 7° minuto della partita Roma-Empoli, subisce il primo grave infortunio della sua carriera, dopo un intervento scomposto del difensore Richard Vanigli: le parti interessate sono il perone sinistro e i legamenti della caviglia. Questa è una grave perdita sia per la Roma (che comunque riuscirà a stabilire il record battendo per 2-0 la Lazio) che per la Nazionale, in virtù del fatto che a fine stagione partiranno i Mondiali di Germania 2006. Ma il Capitano recupera in 3 mesi, e gioca il Mondiale da titolare, eccetto nella gara contro l'Australia, partita nella quale rileva Del Piero e segna, al 95', il gol della vittoria su calcio di rigore. L'Italia, il 9 luglio 2006, si laureerà Campione Del Mondo battendo la Francia ai calci di rigore: il bilancio di Totti è di un gol e 4 assist.


All'indomani di Calciopoli: Scarpa d'Oro e Coppa Italia

Il campionato successivo, quello del post-Calciopoli, vede la Roma non reggere il livello dell'Inter, ma tutto sommato, Totti dimostra di essere rigenerato dopo l'infortunio. Riesce a battere il suo record del 2003-2004 di 20 gol, segnandone 26 in campionato, 31 stagionali, tra Coppa Italia e Champions League. Segna tre volte nel girone eliminatorio della competizione europea ed una rete agli ottavi di finale contro il Lione. Eliminati malamente dal Manchester United, i giallorossi vincono la Coppa Italia contro l'Inter al quarto tentativo di altrettante finali, con un punteggio quasi tennistico: 6-2 all'andata (Totti dopo cinquanta secondi segna l'1-0), 2-1 al ritorno. Totti vince così la sua prima Coppa Italia da Capitano. L'11 febbraio 2007, durante la partita contro il Parma, Totti segna il suo 139° gol in Serie A, superando Enrico Chiesa e diventando il miglior marcatore italiano fra i giocatori ancora in attività. Il 27 maggio 2007, segnando una doppietta contro il Messina, Totti si laurea capocannoniere della Serie A con 26 reti. Grazie al suo bottino di gol stagionali il 17 giugno 2007 vince anche la Scarpa d'oro, che premia l'attaccante più prolifico d'Europa, contesa fino all'ultimo con il bomber olandese Van Nistelrooy.

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